Archivio Newsletter  

03/04/2015
Autore: Segreteria   
Oggetto: SOSTIENICI ATTRAVERSO LA DESTINAZIONE DEL 5 X 1000 AD AIO ONLUS!!
ANCHE QUEST'ANNO POTETE DESTINARE IL VOSTRO 5X1000 AD AIO! AIUTARE AIO è MOLTO SEMPLICE! Per destinare il 5 per mille a AIO ONLUS sarà sufficiente che, al momento della Dichiarazione dei Redditi (CUD o modello 730-1/bis o modello Unico persone fisiche) mettiate la vostra firma nell'apposito riquadro "Sostegno del volontariato delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni" e inseriate il codice fiscale dell' AIO ONLUS 96342160585. Ricordiamo che destinare il vostro 5 per 1000 ad AIO: - Non costa niente - Non influenza le vostre scelte per la devoluzione dell'8 per 1000 Ovviamente siete invitati ad estendere l'invito a tutti i vostri amici, conoscenti e parenti. Per maggiori informazioni contattarci su info@associazioneitalianaobesita.it oppure vieni a trovarci su Facebook alla pagina Associazione Italiana Obesità - AIO CON UN PICCOLO GESTO POTRETE SOSTENERE I NOSTRI PROGETTI! GRAZIE!
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03/04/2015
Autore: Segreteria   
Oggetto: SOSTIENICI ATTRAVERSO LA DESTINAZIONE DEL 5 X 1000 AD AIO ONLUS!!
ANCHE QUEST'ANNO POTETE DESTINARE IL VOSTRO 5X1000 AD AIO! AIUTARE AIO è MOLTO SEMPLICE! Per destinare il 5 per mille a AIO ONLUS sarà sufficiente che, al momento della Dichiarazione dei Redditi (CUD o modello 730-1/bis o modello Unico persone fisiche) mettiate la vostra firma nell'apposito riquadro "Sostegno del volontariato delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni" e inseriate il codice fiscale dell' AIO ONLUS 96342160585. Ricordiamo che destinare il vostro 5 per 1000 ad AIO: - Non costa niente - Non influenza le vostre scelte per la devoluzione dell'8 per 1000 Ovviamente siete invitati ad estendere l'invito a tutti i vostri amici, conoscenti e parenti. Per maggiori informazioni contattateci su info@associazioneitalianaobesita.it oppure venite a trovarci su Facebook alla pagina Associazione Italiana Obesità - AIO CON UN PICCOLO GESTO POTRETE SOSTENERE I NOSTRI PROGETTI! GRAZIE!
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21/02/2014
Autore: Segreteria   
Oggetto: #chirurghiperlatuasalute-Collegio Italiano dei Chirurghi (CIC)
http://youtu.be/Z_l2wCunYRU
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20/02/2014
Autore: Segreteria   
Oggetto: OBESITA' E CUORE:'' troppo peso sulle coronarie''
Pochi giorni fa uno studio scientifico ha approfondito la questione tra sovrappeso, obesità e resistenza all'insulina nei pazienti con malattia coronarica (CHD). L'obesità è associata a numerosi di fattori di rischio che predispongono allo sviluppo e alla progressione della malattia coronarica. La perdita di peso , realizzata attraverso il miglioramento delle abitudini alimentari e l’esercizio fisico, migliorano la sensibilità all'insulina, il quadro lipidico plasmatico, la pressione arteriosa, i parametri infiammatori e le funzioni vascolari, sia nei soggetti sani, sia nei pazienti con malattia coronarica. Inoltre, migliorano anche la forma fisica e tutte le altre funzioni fisiche, con un conseguente miglioramento complessivo della qualità di vita. Esistono, infine, varie dimostrazioni che la perdita di peso intenzionale possa prevenire l'insorgenza della malattia coronarica nelle persone in sovrappeso. Prog Cardiovasc Dis. 2014 Jan-Feb;56(4):448-56. doi: 10.1016/j.pcad.2013.09.009. Epub 2013 Oct 9. Potential benefits of weight loss in coronary heart disease. A presto! La segreteria AIO - Associazione Italiana Obesità
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04/02/2014
Autore: Segreteria   
Oggetto: ALIMENTAZIONE E DIABETE:"La disinformazione può uccidere"
Le Società Scientifiche e Professionali di Diabetologia e le Associazioni delle persone con diabete denunciano come, con sempre maggiore insistenza, vengano presentate al pubblico e alle persone con diabete sulla rete e sui giornali ‘soluzioni’ miracolistiche, in larga parte basate su diete drastiche (cibi crudi, diete alcaline, vegetariane o altro), con la promessa di ‘guarire’ in pochi giorni il diabete e di abbandonare le terapie farmacologiche, inclusa l’insulina. Chi propone queste diete ‘guarisci-diabete’ – e spesso si tratta di persone non qualificate – arriva anche ad accusare i diabetologi di trasmettere informazioni fasulle e di connivenza con l’industria del farmaco, allo scopo di mantenere un mercato e di perpetuare la malattia, a salvaguardia di interessi personali e commerciali. La comunità scientifica nazionale e internazionale, l’Organizzazione mondiale della sanità e lo stesso Ministero della Salute da decenni sostengono a chiare lettere che la migliore prevenzione del diabete mellito è e rimane una sana igiene di vita (regolare attività fisica, dieta equilibrata e sana, moderato consumo di alcool e abolizione del fumo). Il fatto che la dieta sia un pilastro fondamentale del trattamento del diabete è un dato indiscutibile e irrinunciabile. Il problema nasce quando la terapia dietetica viene proposta come alternativa ai farmaci. Questo rischia infatti, denunciano gli esperti, di creare situazioni estremamente pericolose, soprattutto per le persone con diabete di tipo 1 che, senza insulina possono andare incontro a condizioni a rischio di vita. Purtroppo soluzioni terapeutiche alternative e mai confermate con adeguati verifiche scientifiche, hanno già prodotto disgrazie enormi. Per quanto riguarda il diabete tipo 2, per molto tempo definito anche ‘diabete alimentare’, da tempo è nota la sua relazione con una dieta troppo ricca di calorie, non equilibrata e il conseguente aumento del peso corporeo. Per questo, l’importanza dell’educazione alimentare, già a partire dall’età infantile, è argomento di numerosi documenti delle Società Scientifiche e di specifici programmi del Ministero della Salute. L’Associazione medici diabetologi, La Società italiana di diabetologia e Diabete Italia invitano pertanto tutte le persone con diabete e le loro famiglie a diffidare da suggerimenti terapeutici che non abbiano l’indispensabile conforto scientifico e invitano a non affidarsi a persone prive di alcuna qualifica medica/dietistica, che peraltro delle loro improbabili teorie alimentari hanno fatto un vero e proprio business. A presto! la segreteria AIO - Associazione Italiana Obesità
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30/01/2014
Autore: Segreteria   
Oggetto: SEGUICI SU FACEBOOK
Gentile socio, da oggi è disponibile la nostra pagina ufficiale su Facebook! Questa pagina nasce con lo scopo di condividere e mettere a confronto le proprie esperienze. Ogni iscritto potrà aprire una nuova discussione, commentare, raccontare la propria esperienza, mandare foto ed esporre i propri dubbi e domande sull'obesità. Vi aspettiamo https://www.facebook.com/pages/Associazione-Italiana-Obesit%C3%A0-AIO/232494410266036 A presto! la segreteria AIO - Associazione Italiana Obesità
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30/01/2014
Autore: Segreteria   
Oggetto: SEGUICI SU FACEBOOK
Gentile socio, da oggi è disponibile la nostra pagina ufficiale su Facebook! Questa pagina nasce con lo scopo di condividere e mettere a confronto le proprie esperienze. Ogni iscritto potrà aprire una nuova discussione, commentare, raccontare la propria esperienza, mandare foto ed esporre i propri dubbi e domande sull'obesità. Vi aspettiamo https://www.facebook.com/pages/Associazione-Italiana-Obesit%C3%A0-AIO/232494410266036 A presto! la segreteria AIO - Associazione Italiana Obesità
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29/01/2014
Autore: Segreteria   
Oggetto: SEGUICI SU FACEBOOK
Gentile socio, da oggi è disponibile la nostra pagina ufficiale su Facebook! https://www.facebook.com/pages/Associazione-Italiana-Obesit%C3%A0-AIO/232494410266036 A presto! la segreteria AIO - Associazione Italiana Obesità
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24/01/2014
Autore: Segreteria   
Oggetto: Obesità e Lombalgia cronica
Una recente ricerca, pubblicata il 18 di Gennaio 2014, condotta da quattro psichiatri americani appartenenti alla Società Internazionale per lo Studio del Dolore (International Association for the Study of Pain),ha messo in relazione l’obesità con il dolore cronico lombo sacrale (Chronic Low Back Pain -CLBP). Poiché il legame fra queste due patologie rimane un mistero, è stata ipotizzata la presenza di alterazioni nelle sensazioni legate al consumo di determinati alimenti nei pazienti affetti da CLBP. Se confrontati con pazienti sani, infatti, i soggetti con CLBP hanno mostrato una tendenza ad associare al consumo di cibi ipercalorici una sensazione di piacere eccessiva. Proprio questa alterazione potrebbe essere il meccanismo di collegamento tra CLBP e obesità derivata da iperalimentazione. In altri termini, la persona affetta da obesità che si alimenta in eccesso non è mai sazia a causa di una distorta percezione del piacere indotto dall’ ingestione di cibi ricchi in grassi e calorie. Questo comporta nel tempo un aumento del peso corporeo che influisce sul dolore cronico a livello del rachide lombare. A presto! la segreteria AIO - Associazione Italiana Obesità
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10/06/2013
Autore: Segreteria   
Oggetto: progetto Vita Nova
Gentile socio, con la presente ti informo che se sarai uno dei primi dieci fruitori del metodo di dimagrimento assistito “Vita Nova” (www.associazioneitalianaobesita.it), avrai diritto ad una settimana di trattamento gratuito da aggiungere a quelle del piano dietetico da te opzionato. Sperando di averti reso un gradevole servizio, ti aspetto alla pagina “progetto Vita Nova”. http://www.associazioneitalianaobesita.it/vitanova.aspx Cordiali saluti Dania Biagini (dietista)
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30/05/2013
Autore: Segreteria   
Oggetto: Progetto Vita Nova
Gentile socio, con la presente ti informo che sul sito AIO, www.associazioneitalianaobesita.it, è disponibile un nuovo servizio on line di dimagrimento assistito che puoi consultare visionando la pagina relativa al “progetto Vita Nova”. Se aderirai al metodo Vita Nova, riceverai un piano dietetico personalizzato, elaborato da un counselor nutrizionale che sarà a tua disposizione via mail dal lunedì al venerdì e telefonicamente due ore a settimana. Sperando di averti reso un gradevole servizio, ti aspetto alla pagina “progetto Vita Nova”. Cordiali saluti Dania Biagini dietista
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03/01/2013
Autore: Segreteria   
Oggetto: GLI ALTI LIVELLI DI INSULINA ASSOCIATI ALL'OBESITA'
Uno studio della University of British ha dimostrato che quando mangiamo molto aumentiamo di peso come conseguenza di livelli cronici alti di insulina e non viceversa. I risultati dell'indagine rivelano che gli animali con tassi di insulina costantemente bassi si mantengono in forma anche se mangiano tantissimo. Si tratta della prima prova evidente del ruolo dell'insulina circolatoria nel determinare l'obesita' tra i mammiferi. I risultati della ricerca sono coerenti con quelli degli studi clinici che dimostrano che le persone malate di diabete che fanno ricorso all'insulina per lunghi periodi di tempo sviluppano la tendenza ad aumentare di peso.
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03/01/2013
Autore: Segreteria   
Oggetto: MENO CIBO NELL’INFANZIA RALLENTA IL DECLINO CEREBRALE DA ADULTI
Soffrire un po' la fame da piccoli potrebbe rallentare il declino delle facolta' mentali tipico degli anziani. In uno studio sono stati intervistati più di 6100 75enni su varie condizioni, tra cui salute e alimentazione, durante l'infanzia. In chi dichiarava di aver 'patito' qualche volta la fame il declino cognitivo era rallentato di un terzo rispetto alla discesa fisiologica delle performance mentali legata all'eta'. Ancora non è stata dimostrata la relazione di causa-effetto, tuttavia l’ipotesi più plausibile è sembrata essere l’influenza positiva della restrizione calorica nel ritardare l’inizio dei cambiamenti fisiologici dell’organismo legati all’aumentare dell’età.
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13/11/2012
Autore: Segreteria   
Oggetto: obesità: la privazione del sonno fa ingrassare
New York. - Uno studio pubblicato dal 'Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics' dimostra che una privazione parziale del sonno e' legata al rischio di obesita'. "Varie indagini hanno legato la privazione parziale del sonno al peso corporeo, c'e' un'associazione tra le poche ore dormite e l'eccesso di adiposita', e questo rende la privazione del sonno un argomento di interesse nella regolazione del peso corporeo". Il team ha valutato gli articoli pubblicati sul tema tra il 1996 e il 2011, costruendo una serie di tavole che legano il bilancio energetico dei soggetti studiati e la misurazione dei livelli degli ormoni legati alla fame. Chi dorme poco ha una ridotta sensibilita' all'insulina e questo aumenta i livelli di grelina abbassando quelli di leptina, due ormoni associati alla sensazione di fame.
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07/06/2011
Autore: Segreteria   
Oggetto: Calcola quanto mangi
Caro socio, in home page del sito www.associazioneitalianaobesita.it è stato implementato il servizio "Calcola quanto mangi". Tale funzionalità ti permetterà di calcolare l'importo nutrizionale di una tua giornata o di un tuo pasto. Buon divertimento! Lo staff AIO
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06/04/2011
Autore: Segreteria   
Oggetto: Widget BMI
Caro socio Abbiamo implementato il widget per il calcolo del BMI, Bodi Mass Index, nel sito AIO Saluti segreteria AIO
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04/03/2011
Autore: Segreteria   
Oggetto: L'esperto risponde
Cari Soci AIO In area riservata del portale è disponibile la rubrica "L'esperto risponde". Tutti i soci possono mandare email all'esperto AIO che avrà cura di ripondere a tutti. Buona navigazione!
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